Uno studio su 21.848 pazienti sottoposti a PCI ad alto rischio dimostra il basso rischio di morte e complicanze in pazienti trattati con PVAD (Impella)

Figure 1 (Graphic: Business Wire)

DANVERS, Massachusetts--()--Uno studio su 21.848 pazienti non-emergenti, ad alto rischio, sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI, percutaneous coronary intervention) con dispositivi percutanei di assistenza ventricolare (PVAD, percutaneous ventricular assist devices), compreso Impella, dimostra che i pazienti con PVAD avevano un tasso di mortalità inferiore e complicanze rispetto ai pazienti sottoposti a PCI con contropulsatore aortico (IABP, intra-aortic balloon pump). Lo studio, condotto da Al-khadra, et al., è stato pubblicato il 15 febbraio 2020 nell'edizione cartacea di Catheterization & Cardiovascular Interventions.

Nell'analisi, il gruppo trattato con PVAD presentava sintomi molto più gravi rispetto al gruppo trattato con IABP. I pazienti con PVAD erano più anziani e presentavano valori elevati di ipertensione, diabete, iperlipidemia, anemia; inoltre, erano stati sottoposti in precedenza a PCI, a intervento di graft di bypass aorto-coronarico e presentavano pneumopatia cronica, epatopatia, insufficienza renale e malattia periferica vascolare.

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Tom Langford
Direttore, Comunicazioni e Pubbliche Relazioni
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tlangford@abiomed.com

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