Londra, New York e Tokyo restano sempre le città più affascinanti del mondo.

44 città del mondo classificate dalla relazione GPCI 2017 di The Mori Memorial Foundation.

Overall ranking of all 44 cities and function-specific ranking of top 10 cities (Graphic: Business Wire)

TOKYO--()--L’Institute for Urban Strategies di The Mori Memorial Foundation, un istituto di ricerca fondato da Mori Building, impresa edile edochiana leader nello sviluppo urbanistico, ha pubblicato oggi la relazione Global Power City Index (GPCI) 2017, che vede ancora Londra, New York e Tokyo indicate come le città più attraenti nel loro complesso. La relazione GPCI, la cui prima pubblicazione risale al 2008, valuta e classifica 44 metropoli in base al loro “magnetismo”, ovvero la capacità di richiamare persone e aziende creative da tutto il mondo. Le città vengono valutate a fronte di 70 indicatori specifici suddivisi in  sei categorie: "economia", "ricerca e sviluppo", "interazione culturale", "vivibilità", "ambiente" e "accessibilità".

Quest'anno le prime tre città - Londra, New York e Tokyo - hanno di nuovo tenuto banco, con Londra al primo posto per il sesto anno consecutivo. Tokyo, arrivata in terza posizione per la prima volta lo scorso anno, ha ulteriormente migliorato il proprio punteggio nella categoria "interazione culturale", avvicinandosi al secondo posto di New York. Parigi è scesa notevolmente nella classifica per quanto concerne la categoria "vivibilità", prevalentemente a causa dei recenti attacchi terroristici, ma la metropoli francese, che ospiterà i Giochi olimpici e paralimpici del 2024, è destinata a battere la concorrenza nei prossimi anni con un punteggio ancor più alto nella categoria "accessibilità" e recuperando terreno nella categoria "interazione culturale".

Nel complesso, le città europee hanno ottenuto ottimi punteggi quanto a "vivibilità" e "ambiente", confermando la propria reputazione di città più vivibili del mondo, mentre le città statunitensi hanno confermato il loro punteggio elevato nella categoria "ricerca e sviluppo", il che ne evidenzia l'attrattiva per ricercatori e innovatori. Sette città asiatiche, capeggiate da Pechino, Tokyo, Shangai e Hong Kong, sono tra le top 10 nella categoria "economia", seguite da Dubai, inclusa nella relazione per la prima volta quest'anno, che ha ottenuto un punteggio elevato grazie alle sue aliquote fiscali societarie, aggiudicandosi l'11° posto in questa categoria.

Hiroo Ichikawa, direttore esecutivo di The Mori Memorial Foundation, ha commentato: "Negli ultimi 10 anni la relazione ha rilevato un mutamento dei punti di forza delle città, a seguito di cambiamenti macroambientali. Dalla relazione si deduce che non si può valutare la potenza di una città basandosi su un unico fattore, come l'economia, bensì si devono prendere in considerazione tutti i fattori che la caratterizzano. L'urbanizzazione e la globalizzazione rapide comportano per le città sia opportunità che difficoltà, pertanto, perché le città possano prosperare, devono valutare accuratamente i propri peculiari punti di forza e di debolezza, oltre alla propria posizione rispetto alle altre città. Riteniamo che la nostra relazione GPCI possa essere di aiuto a decisori politici e multinazionali per meglio pianificare e assumere decisioni più efficaci onde prosperare in un ambiente globale altamente competitivo".

Dati salienti

  • I punti di forza principali della città di Londra si sono concentrati nella categoria "interazione culturale", che ha contribuito a mantenere la città al primo posto per il decimo anno consecutivo. Londra ha continuato a migliorare i propri punti di forza complessivi, ottenendo punteggi più alti per quanto concerne gli indicatori relativi a tasso di crescita del PIL e a livello di rischio politico, economico e commerciale. Sebbene permanga un certo grado di incertezza legata all'uscita del Regno Unito dall'UE, l'equilibrio trasversale dei punti di forza londinesi in molte categorie significa che la città possiede il potenziale per trasformare difficoltà in opportunità, potenziando il proprio ruolo di leader e mantenendo la propria posizione di città più ambita in cui vivere e lavorare.
  • New York, al secondo posto nella classifica generale, ha registrato un punteggio superiore nella categoria "economia" grazie all'aumento del tasso di crescita del PIL e del PIL nominale, ma non ha migliorato in modo rilevante il punteggio totale, a causa della maggiore debolezza mostrata quest'anno nella categoria "interazione culturale".
  • Tokyo si è riconfermata al terzo posto, avvicinandosi ulteriormente al secondo posto di New York, grazie perlopiù al miglioramento del punteggio degli indicatori della categoria "interazione culturale", soprattutto per quanto riguarda il numero di visitatori stranieri. Tokyo ha migliorato il punteggio anche nella categoria "accessibilità", soprattutto grazie all'aumento del numero di collegamenti aerei diretti tra Tokyo e le altre città d'oltremare.
  • Dubai e Buenos Aires hanno fatto la loro comparsa nella relazione GPCI per la prima volta nel 2017, posizionandosi rispettivamente al 23° e al 40°posto. Dubai ha rivelato punti di forza nella categoria "interazione culturale" (9° posto) e nella categoria "economia" (11° posto), grazie prevalentemente alle valutazioni positive in termini di numero di stanze d'albergo di lusso e aliquote fiscali societarie.
  • Per quanto riguarda le altre parti del mondo, Sydney quest'anno ha guadagnato quattro posizioni facendo capolino tra le top 10 per la prima volta da sette anni. Città come Los Angeles (all'11° posto nella classifica generale), Pechino (13a), San Francisco (17o posto), Amsterdam (7oposto), Berlino (8oposto) e Francoforte (12oposto) hanno tutte migliorato sensibilmente la propria posizione rispetto allo scorso anno, al pari di Vienna (14o posto), Stoccolma (16o posto), Zurigo (18o posto) e Copenaghen (20o posto).

Per maggiori dettagli visitare il sito
http://www.mori-m-foundation.or.jp/english/ius2/gpci2/index.shtml
www.mori-m-foundation.or.jp/english/aboutus2/index.shtml#about_strategies

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