I dati presentati a TCT Connect rilevano un'associazione tra l'utilizzo pre-PCI di Impella nello shock cardiogenico AMI e il tasso di sopravvivenza più elevato, in particolare nelle donne

Figure 1 (Graphic: Business Wire)

DANVERS, Mass.--()--Due studi su pazienti AMICS, cioè colpiti da shock cardiogenico a seguito di infarto miocardico acuto (AMI), hanno evidenziato un tasso di sopravvivenza più elevato in caso di inserimento di Impella pre-PCI rispetto al suo utilizzo post-PCI. I risultati sono stati illustrati nel corso di TCT Connect, il 32° simposio scientifico annuale organizzato dalla Cardiovascular Research Foundation.

Nel primo studio, presentato dal Dr. Hemindermeet Singh, dell'Ascension St. John Hospital, i ricercatori hanno messo a confronto 649 pazienti di due coorti: una coorte recente (2017–2019) dello studio RECOVER III PMA (Post-Market Approval), successiva all'ampia diffusione della pratica ottimale di inserimento di Impella nella fase pre-PCI, e una coorte precedente l'approvazione PMA (2008–2014), quando la pratica di inserimento di Impella nella fase pre-PCI non era ancora ampiamente diffusa.

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Tom Langford
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TLangford@abiomed.com

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