FUKUSHIMA, Giappone--(BUSINESS WIRE)--Prefettura di Fukushima:
Gli studenti dell'Università di Milano hanno osservato lo stato della
ripresa e gli sforzi attuati per accertare la sicurezza alimentare
Per
un periodo di una settimana circa, a partire dal 20 luglio 2016, la
Prefettura di Fukushima ha invitato otto studenti dell'Università di
Milano, a venire a conoscere la quotidianità di Fukushima, in
particolare riguardo allo stato della ripresa e agli sforzi attuati per
accertare la sicurezza alimentare. Questo progetto è il frutto dell'Expo
2015 tenutasi l'anno scorso a Milano dal 1o maggio al 31
ottobre 2015. Quell'evento ha favorito lo sviluppo di una relazione tra
la Prefettura di Fukushima e l'Università di Milano che ha portato a una
condivisione di informazioni su base continuativa.
Gli studenti
hanno visitato luoghi come il Centro per la tecnologia agricola di
Fukushima, fattorie impegnate nella coltivazione commerciale di pesche,
stazioni d'itticoltura sperimentale e centri di ricerca sull'energia
rinnovabile. Sono entrati in contatto con i vari sforzi specifici per la
sicurezza alimentare, tra cui monitoraggio e test e la valutazione delle
aspettative dei produttori alimentari.
Gli studenti hanno anche
potuto sperimentare direttamente gli stili di vita regionali ed esempi
viventi di cultura, tramite interazioni con studenti di Fukushima,
soggiorni presso le case degli agricoltori, la pittura di figurine
tradizionali di mucche, chiamate akabeko e osservazioni di un
festival locale detto soma-nomaoi.
Sorpresi dalla quotidianità di Fukushima, gli studenti sono
stati motivati a condividere informazioni
Uno dei partecipanti
al programma di quest'anno, Ylenia Previti, ha notato che la gente in
Italia non ha idea di quanto abbia progredito lo sforzo per la ripresa a
Fukushima e che il suo stupore era grande. L'immagine di Fukushima in
Italia, ha detto, è prevalentemente quella dei danni causati dal
terremoto e dei postumi immediati del guasto della centrale nucleare. La
sua esperienza ha approfondito la sua comprensione della quotidianità
a Fukushima, dopo i sacrifici causati dal grande terremoto del Giappone
orientale. Anna Fumagalli ha riferito che le sue visite presso gli
agricoltori le hanno consentito di constatare i progressi compiuti in
termini di ripresa per i residenti locali, soprattutto per quanto
riguarda la loro alimentazione e le loro vite quotidiane. Ha anche
notato che Fukushima, con le sue città e paesi antichi e i panorami
pastorali, consente di vivere la grandezza del Giappone in modi che le
metropoli come Tokyo non consentono. Ha quindi aggiunto che vorrebbe
tornare a Fukushima.
Nel futuro questi studenti useranno tutti
varie piattaforme, tra cui i social media, per condividere con le loro
stesse parole quello che hanno visto, udito e provato nei loro viaggi.
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