Cosa pensano i lavoratori dell‘intelligenza artificiale – automatica index

MONACO DI BAVIERA--()--L‘intelligenza artificiale viene vista dal 61 % dei lavoratori in Italia come una tecnologia che rende le macchine migliori assistenti sul posto di lavoro. In particolare il controllo intelligente tramite comandi vocali o touchpads renderà più facile all‘uomo assegnare nuovi compiti alla macchina (69 %). Gli informatici non riusciranno però a sostituire le attitudini sociali dell‘uomo con i loro assistenti digitali. Di ciò è convinto il 67 % degli impiegati. Questi sono i risultati dell‘indicatore di tendenza automatica 2018, per il quale un istituto di indagine di mercato ha intervistato un campione rappresentativo di 1.000 lavoratori in Italia per conto di automatica, la prima fiera al mondo di robotica ed automazione.

“Gli sviluppi più recenti nel settore dell‘intelligenza artificiale dovrebbero far sì che i robot diventino assistenti sempre migliori sul posto di lavoro“, spiega Junji Tsuda, presidente della Federazione internazionale della Robotica (IFR). “In futuro le macchine non si limiteranno a svolgere gli incarichi per cui sono state programmate. Esse saranno in grado di capire le domande dei colleghi umani, rispondere a queste e reagire ai gesti. Il passo successivo consisterà nell‘anticipare le operazioni dell‘uomo, al fine di riconoscere gli ostacoli già nella fase iniziale e rimuoverli.

Le innovazioni nel settore dell‘intelligenza artificiale per una stretta cooperazione tra uomo e macchina devono soddisfare requisiti di sicurezza rigorosi. Ed è per questo che l‘introduzione nel mercato necessita di più tempo rispetto per esempio alle applicazioni software dell‘intelligenza artificiale, le quali possono essere collaudate ed adattate in una simulata impostazione live. È grande la fiducia dei lavoratori nella protezione statale: il 79 % dei lavoratori si attende che l‘intelligenza artificiale venga rigorosamente controllata dalla legge.

L‘impiego di macchine, che grazie all‘intelligenza artificiale potranno svolgere autonomamente compiti, arricchirà secondo l‘opinione del 60 % degli intervistati il posto di lavoro. Per il 60 % dei lavoratori “intelligenza artificiale“ è tuttavia un concetto fuorviante, visto che una macchina non può apprendere intelligentemente o agire autonomamente come un essere umano.

Il Dr. Wieland Holfelder, il capo del settore sviluppo di Google, afferma in vista della fiera automatica 2018 a Monaco: “In linea di massima l‘intelligenza artificiale non ha niente di artificiale. È fatta dall‘uomo per l‘uomo. Pertanto è questo l‘approccio da adottare“.

Comunicato stampa: https://automatica-munich.com/press/newsroom/trend-index/part-2/index.html

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Ivanka Stefanova-Achter, +49 89 949-21488
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