Celgene ha ottenuto il parere favorevole del CHMP per OTEZLA® (apremilast), il primo inibitore della PDE4 per via orale per il trattamento dei pazienti affetti da psoriasi e artrite psoriasica

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BOUDRY, Svizzera--()--Celgene International Sàrl (NASDAQ: CELG), una società interamente controllata da Celgene Corporation, ha annunciato oggi che il Comitato per i Prodotti Medicinali per uso Umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha espresso parere favorevole all’impiego di Otezla® (apremilast), un inibitore selettivo orale della fosfodiesterasi 4 (PDE4) sviluppato dalla Società, in due indicazioni terapeutiche: 1

  • trattamento della psoriasi cronica a placche da moderata a grave in pazienti adulti che non hanno risposto, o che presentano controindicazioni o che sono intolleranti ad un’altra terapia sistemica, compresi ciclosporina, metotrexato o psoralene combinato con ultravioletti A (PUVA)
  • in monoterapia o in associazione a farmaci antireumatici che modificano l’evoluzione della malattia (DMARD, Disease Modifying Antirheumatic Drugs), per il trattamento dell’artrite psoriasica in fase attiva in pazienti adulti con risposta inadeguata o che sono risultati intolleranti a una precedente terapia a base di DMARD.

La psoriasi è una malattia cutanea immuno-mediata, caratterizzata da lesioni squamose in rilievo. Interessa circa 14 milioni di persone in Europa2 e circa 125 milioni di persone nel mondo.3 La forma più comune della malattia è la psoriasi a placche, nota anche come psoriasi volgare, che costituisce circa l’80% dei casi.4 Fino al 30% delle persone affette da psoriasi può sviluppare artrite psoriasica, che si presenta con dolore, tumefazioni articolari e altre manifestazioni e può essere causa di grave disabilità.5

“Il parere favorevole del CHMP all’impiego di Otezla® (apremilast) rappresenta un significativo passo avanti per le persone affette da psoriasi e artrite psoriasica in Europa. Queste patologie immuno-mediate sono spesso debilitanti e causano ai pazienti forte sofferenza, sia fisica che emotiva”, ha commentato Tuomo Pätsi, Presidente, Celgene Europe, EMEA. “Siamo orgogliosi del risultato raggiunto, perché oggi siamo più vicini al nostro proposito di offrire Otezla® (apremilast) ai pazienti, un nuovo approccio terapeutico per via orale, che potrebbe essere di grande aiuto nel controllare i sintomi e fare davvero la differenza nel migliorare la qualità di vita”.

Negli studi ESTEEM, sui quali si è basato il parere favorevole del CHMP per l’indicazione di apremilast nella psoriasi, sono stati osservati miglioramenti significativi e clinicamente rilevanti della psoriasi a placche valutati mediante i punteggi PASI-75 (un miglioramento del 75% del PASI) alla settimana 16, l’endpoint primario.6,7 I pazienti in trattamento con apremilast hanno inoltre beneficiato di miglioramenti significativi nelle aree difficili da trattare, come unghie e cuoio capelluto e del prurito, che hanno un impatto notevole sulla qualità di vita dei pazienti e sulla loro percezione della gravità della malattia.8,9,10

Nel programma di studi PALACE, sui quali si è basato il parere favorevole del CHMP per l’indicazione di apremilast nell'artrite psoriasica, sono stati osservati miglioramenti significativi e clinicamente rilevanti nei segni e sintomi dell’artrite psoriasica, valutati mediante la risposta ACR-20 modificata (un miglioramento del 20% secondo i criteri di valutazione dell'attività della malattia elaborati dall’American College of Rheumatology) alla settimana 16, l’endpoint primario.7,11 I pazienti trattati con apremilast hanno mostrato miglioramenti significativi in diversi manifestazioni tipiche dell’artrite psoriasica, come articolazioni dolenti e tumefatte, nonché nella dattilite, nella entesite e nella funzione fisica generale.12,13,14

Nel corso dei due programmi di FASE III, PALACE e ESTEEM, la risposta clinica di Otezla®(apremilast) è stata mantenuta fino alla settimana 52 in diversi endpoint.15,16

In questi studi clinici di Fase III le reazioni avverse più comuni, osservate in modo costante, sono state diarrea, nausea, infezioni delle vie respiratorie superiori, cefalea muscolo-tensiva e cefalea.6,11 Queste reazioni avverse sono state perlopiù di intensità da lieve a moderata. Reazioni avverse a carico del tratto gastrointestinale si sono generalmente manifestate entro le prime due settimane di trattamento e si sono solitamente risolte entro quattro settimane.6,11 Durante la fase controllata con placebo degli studi clinici, il tasso di eventi avversi cardiaci maggiori, infezioni serie, incluse le infezioni opportunistiche, e neoplasie maligne, è risultato sovrapponibile nei gruppi in trattamento con apremilast e placebo.6,11

Otezla®(apremilast) è stato approvato il 21 marzo 2014 dall’Agenzia statunitense Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento dell’artrite psoriasica attiva in pazienti adulti e il 23 settembre 2014 per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave in pazienti candidati alla fototerapia o alla terapia sistemica. In Canada è stato approvato per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave a novembre 2014. Una nuova richiesta di autorizzazione (New Drug Submission,NDS) per l’artrite psoriasica è stata presentata alle autorità sanitarie canadesi nel secondo trimestre del 2013. L’esame delle domande di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) è in corso in altri Paesi, inclusi l’Australia e la Svizzera.

La Decisione della Commissione Europea, che generalmente recepisce le raccomandazioni del CHMP, è attesa nei prossimi due o tre mesi. Se Otezla® (apremilast) sarà approvato, le condizioni di impiego del prodotto saranno riportate in dettaglio nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP), che sarà pubblicato nella versione aggiornata della Relazione di Valutazione Europea Pubblica (European Public Assessment Report, EPAR).

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Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link: http://smp.businesswire.com/pages/celgene-receives-positive-chmp-opinion-otezla-apremilast-first-oral-pde4-inhibitor-treatment

Informazioni relative a Otezla® (apremilast)

Otezla®(apremilast) è una “small molecule” inibitrice della fosfodiesterasi 4 (PDE4) per via orale specifica dell’adenosina monofosfato ciclica (cAMP). L’inibizione della PDE4 aumenta i livelli intracellulari di cAMP. Si ritiene che questa risposta regoli in via indiretta la produzione dei mediatori dell’infiammazione. Il meccanismo o i meccanismi specifici attraverso i quali Otezla® (apremilast) esplica la sua azione terapeutica nei pazienti con psoriasi o artrite psoriasica non sono ben caratterizzati.17 Per maggiori informazioni sull’inibizione della PDE4, visitare il sito http://discoverpde4.com/

Informazioni relative agli studi ESTEEM 1 e 2

Gli studi ESTEEM 1 e 2 sono due ampi studi registrativi di Fase III, randomizzati, controllati con placebo, per la valutazione di apremilast in pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave diagnosticata almeno 12 mesi prima dello screening e candidati alla fototerapia e/o terapia sistemica. Dopo un periodo di titolazione iniziale di cinque giorni, circa 1.250 pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 2:1 a ricevere apremilast 30 mg BID o placebo per le prime 16 settimane, seguite da una fase di mantenimento dalla settimana 16 alla 32, in cui i pazienti trattati con placebo sono passati ad apremilast 30 mg BID fino alla settimana 32 inclusa, e da una fase di sospensione randomizzata dalla settimana 32 alla 52 per i pazienti risultati responder sulla base della loro randomizzazione iniziale al trattamento con apremilast e della risposta PASI (Psoriasis Area and Severity Index). Circa il 30% di tutti i pazienti era stato sottoposto a precedente fototerapia e il 54% aveva ricevuto la terapia sistemica convenzionale e/o biologica.

Informazioni relative al programma PALACE

Gli studi PALACE 1, 2 e 3 sono studi registrativi multicentrici di Fase III, in doppio cieco, controllati con placebo, a gruppi paralleli con due gruppi di pazienti sottoposti a trattamento attivo. Negli studi PALACE 1, 2 e 3, circa 1.500 soggetti sono stati randomizzati 1:1:1 per ricevere apremilast 20 mg due volte/die, 30 mg due volte/die o placebo dall'aspetto identico per 16 settimane. Alla settimana 16, alcuni pazienti del gruppo placebo sono stati randomizzati a uno dei due gruppi in trattamento con apremilast, mentre gli altri hanno continuato ad assumere placebo fino alla settimana 24. Dopo la settimana 24 è iniziata una fase di trattamento attivo, in aperto, a lungo termine. Gli studi PALACE 1, 2 e 3 hanno esaminato un'ampia gamma di pazienti con artrite psoriasica attiva, compresi i pazienti che erano stati trattati in precedenza con farmaci DMARD per via orale e/o con farmaci DMARD biologici, compresi i pazienti nei quali il trattamento precedente con un farmaco bloccante il fattore della necrosi tumorale (TNF) aveva fallito. Complessivamente, il programma PALACE ad oggi rappresenta il programma sull'artrite psoriasica più completo ai fini delle sottomissioni regolatorie.

ULTERIORI IMPORTANTI INFORMAZIONI DI SICUREZZA tratte dalla documentazione approvata negli USA

Controindicazioni

L’impiego di Otezla®(apremilast) è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota ad apremilast o ad uno qualsiasi dei suoi eccipienti.

Avvertenze e precauzioni

Depressione: nei pazienti con storia di depressione e/o comportamenti o pensieri suicidari, o nei pazienti che manifestano tali sintomi durante il trattamento con apremilast, occorre valutare attentamente i rischi e i benefici della terapia. I pazienti, i medici e i familiari devono essere informati che occorre prestare attenzione ai segni di comparsa o peggioramento della depressione, pensieri suicidari o altre alterazioni dell’umore,e che in tal caso deve essere contattato il medico.

Psoriasi: il trattamento con Otezla® (apremilast) è associato ad un aumento di reazioni avverse riguardanti segni e sintomi della depressione. Nel corso degli studi clinici, l’1,3% (12/920) dei pazienti trattati con Otezla®(apremilast) ha riferito depressione rispetto allo 0,4% (2/506) dei pazienti trattati con placebo; lo 0,1% (1/1308) dei pazienti trattati con apremilast ha interrotto il trattamento a causa di depressione rispetto allo 0,0% con placebo (0/506). La depressione è stata riportata come grave nello 0,1% (1/1308) dei pazienti esposti ad apremilast rispetto allo 0,0% (0/506) dei pazienti trattati con placebo. Comportamenti suicidari sono stati osservati nello 0,1% (1/1308) dei pazienti trattati con apremilast rispetto allo 0,2% (1/506) dei pazienti trattati con placebo. Un paziente in terapia con apremilast ha tentato il suicidio; un paziente trattato con placebo si è suicidato.

Artrite psoriasica: nel corso degli studi clinici, l’1,0% (10/998) dei pazienti trattati con apremilast ha riferito depressione o umore depresso rispetto allo 0,8% (4/495) dei pazienti trattati con placebo; il tasso di interruzione del trattamento a causa di depressione o umore depresso è stato dello 0,3% (4/1.441) nei pazienti trattati con Otezla®(apremilast) rispetto allo 0,0% (0/495) nei pazienti trattati con placebo. La depressione è stata riportata come grave nello 0,2% (3/1441) dei pazienti esposti ad apremilast rispetto allo 0,0% (0/495) dei pazienti trattati con placebo. Ideazione e comportamenti suicidari sono stati osservati nello 0,2% (3/1441) dei pazienti trattati con apremilast rispetto allo 0,0% (0/495) dei pazienti trattati con placebo. Due pazienti trattati con placebo hanno commesso suicidio rispetto a nessun paziente del gruppo trattato con apremilast.

Calo ponderale: è necessario controllare regolarmente il peso corporeo dei pazienti, valutando attentamente l’insorgenza di cali ponderali inspiegati o clinicamente significativi, ed eventualmente considerando la possibilità di interrompere il trattamento con Otezla®(apremilast).

Psoriasi: un calo ponderale del 5-10% è stato osservato nel 12% (96/784) dei pazienti trattati con apremilast e nel 5% (19/382) dei pazienti trattati con placebo. Un calo ponderale ≥10% ha interessato il 2% (16/784) dei pazienti trattati con apremilast e l’1% (3/382) dei pazienti trattati con placebo.

Artrite psoriasica: un calo ponderale del 5-10% è stato osservato nel 10% dei pazienti trattati con apremilast e nel 3,3% dei pazienti trattati con placebo.

Interazioni con altri farmaci: l’esposizione ad Otezla®(apremilast) è risultata essere diminuita nei casi di somministrazione concomitante di rifampicina, un potente induttore dell’enzima CYP450. Può quindi verificarsi una mancanza di efficacia di Otezla®(apremilast). L’uso concomitante di Otezla®(apremilast) e induttori dell’enzima CYP450 (ad es., rifampicina, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina) non è raccomandato.

Reazioni avverse

Psoriasi: le reazioni avverse segnalate in ≥5% dei pazienti sono state le seguenti (Otezla® %, placebo %): diarrea (17, 6), nausea (17, 7), infezione delle vie respiratorie superiori (9, 6), cefalea muscolo-tensiva (8, 4) e cefalea (6, 4).

Artrite psoriasica: le reazioni avverse osservate in ≥2% dei pazienti trattati con apremilast che si sono verificate con una frequenza superiore di almeno l’1% rispetto ai pazienti trattati con placebo, per un periodo fino a 16 settimane (dopo il periodo iniziale di titolazione di 5 giorni), sono (Otezla %, placebo %): diarrea (7,7, 1,6); nausea (8,9, 3,1); cefalea (5,9, 2,2); infezione delle vie respiratorie superiori (3,9, 1,8); vomito (3,2, 0,4); nasofaringite (2,6, 1,6); dolore addominale superiore (2,0, 0,2).

Uso in popolazioni speciali

Donne in gravidanza e allattamento: Otezla® (apremilast) è un farmaco di categoria C; non è stato studiato in donne in gravidanza. Usare in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio per il feto. Non è noto se Otezla®(apremilast) o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Occorre prudenza nella somministrazione di Otezla®(apremilast) a donne che allattano al seno.

Insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30 mL/min) è necessario ridurre la dose di apremilast; per i dettagli consultare la sezione 2, Posologia e Somministrazione dei corrispondenti stampati di prodotto.

Fare clic qui per visualizzare le informazioni di prescrizione complete (versione USA).

Informazioni relative alla psoriasi

La psoriasi è una malattia cutanea infiammatoria cronica, non contagiosa, immuno-mediata, a eziologia sconosciuta. Presenta un andamento cronico recidivante e la sua gravità varia dalla comparsa di piccole chiazze localizzate a un interessamento totale della superficie corporea. La psoriasi a placche è la forma più comune di psoriasi. L’80% circa dei pazienti affetti da psoriasi presenta psoriasi a placche che si manifesta con chiazze rossastre in rilievo coperte da squame di colore argento‐bianco. Queste chiazze o placche compaiono solitamente su gomiti, ginocchia, regione lombare e cuoio capelluto. La psoriasi colpisce uomini e donne quasi in egual misura 18 e ha un impatto su molti aspetti del benessere emotivo e sociale dei pazienti nonché sulle attività quotidiane e sulla capacità di studiare o lavorare. A maggio 2014 la 67° Assemblea dell’OMS ha adottato una risoluzione sulla psoriasi incoraggiando gli Stati membri a intensificare gli sforzi per una maggiore sensibilizzazione sulla malattia e a contrastare la stigmatizzazione tra le persone che convivono con questa malattia.19

Informazioni relative all’artrite psoriasica

L’artrite psoriasica è una patologia infiammatoria cronica che provoca dolorabilità articolare, rigidità, tumefazioni , infiammazione di legamenti e tendini specifici e riduzione del funzionamento fisico.20 Si stima che siano quasi 38 milioni le persone affette da artrite psoriasica nel mondo.21,22 L’artrite psoriasica può interferire con la capacità di svolgere le attività quotidiane e aumenta l’inabilità al lavoro. Entesite (infiammazione dei siti di inserzione di tendini o legamenti nelle ossa) e dattilite (infiammazione delle dita di mani e piedi, comunemente nota come “dita a salsicciotto”) sono manifestazioni tipiche dell'artrite psoriasica.20

Informazioni relative a Celgene

Celgene International Sàrl, con sede a Boudry, nel Cantone di Neuchâtel, Svizzera, è una filiale interamente controllata da Celgene Corporation e la sua sede internazionale. Celgene Corporation, con sede a Summit, New Jersey, è un gruppo farmaceutico integrato globale impegnato principalmente nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie innovative per il trattamento delle neoplasie e delle patologie infiammatorie attraverso la regolazione dei geni e delle proteine. Per ulteriori informazioni visitare il sito web della società all'indirizzo www.celgene.com. Per seguire Celgene su Twitter: Celgene.

Dichiarazioni previsionali

Il presente comunicato stampa contiene alcune dichiarazioni generiche aventi carattere di previsione. Tali dichiarazioni, che possono essere identificate da termini quali “attendersi”, “prevedere”, “ritenere”, “intendere”, “stimare”, “pianificare”, “prospettiva” e simili, si basano sui piani, sulle stime, sulle ipotesi e sulle proiezioni correnti della direzione e si riferiscono solo al momento in cui vengono rilasciate. La Società non è tenuta ad aggiornarle alla luce di nuove informazioni o in vista di eventi futuri, salvo nei casi prescritti dalla legge. Le dichiarazioni previsionali comportano rischi e fattori di incertezza, la maggior parte dei quali è difficile da prevedere ed esula generalmente dal controllo della Società. I risultati o gli esiti effettivi potrebbero essere sostanzialmente diversi da quelli previsti dalle presenti dichiarazioni previsionali a causa di una serie di fattori, discussi per la maggior parte in dettaglio nella Relazione annuale della Società contenuta nel Modulo 10‐K e in altre relazioni presentate alla Securities and Exchange Commission statunitense.

Riferimenti

1 European Medicines Agency CHMP Positive Opinion Statement (final link to be inserted)

2 Augustin M, Herberger K, Hintzen S, Heigel H, Franzke N, Shäfer I. Prevalence of skin lesions and need for treatment in a cohort of 90880 workers. Br J Dermatol. 2011;165(4):865-873

3 The International Federation of Psoriasis Associations (IFPA). A report by the International Federation of Psoriasis Associations. Psoriasis is a serious disease deserving global attention. Available online: http://www.ifpa-pso.org/

4 Villasenor-Park j. et al. Psoriasis: Evolving treatment for a complex disease. Cleveland Journal of Medicine. Volume 79 (6) 2012

5 Gladman DD. Psoriatic arthritis. Dermatologic Therapy, Vol. 22, 2009, 40–55

6 Papp K et al. Efficacy of apremilast in the treatment of moderate to severe psoriasis: a randomised controlled trial. The Lancet, Volume 380, Issue 9843, Pages 738 - 746, 2012 doi:10.1016/S0140-6736(12)60642-4

7 Otezla Prescribing information (US Label) Available online: http://www.otezla.com/wp-content/uploads/2014/05/otezla-prescribing-information.pdf

8 Crowley, J. et al. Apremilast in Moderate to Severe Plaque Psoriasis: 32-Week Results in Patients With Nail, Scalp, and Palmoplantar Involvement (ESTEEM 2) [EADV 2014 abstract]

9 Yosipovitch, G.et al. Effects of Apremilast on Pruritus in Patients With Moderate to Severe Plaque Psoriasis: Results From the ESTEEM 1 and 2 Trials [EADV 2014 abstract]

10 Armstrong, A.W., et al. Quality of life and work productivity impairment among psoriasis patients: findings from the National Psoriasis Foundation survey data 2003-2011. PLoS One. 7.12 (2012): e52935. doi: 10.1371/journal.pone.0052935.

11 Kavanaugh A, et al. Ann Rheum Dis 2014;73:1020–1026. doi:10.1136/annrheumdis-2013-205056

12Wells, A. et al. SAT0382: PALACE 4, A phase III, randomized, controlled trial of apremilast, an oral phosphodiesterase 4 inhibitor, for treatment of psoriatic arthritis: long-term (52-week) improvements in physical function [EULAR 2014 abstract]

13 Edwards, C. et al. SAT0389: Apremilast, an oral phosphodiesterase 4 inhibitor, is associated with long-term (52-week) improvements in enthesitis and dactylitis in patients with psoriatic arthritis: results from the PALACE 4 phase III, randomized, controlled trial [EULAR 2014 abstract]

14 Kavanaugh A, et al. Ann Rheum Dis 2014;73:1020–1026. doi:10.1136/annrheumdis-2013-205056

15 Kavanaugh A, et al. Abstract OP0078. Apremilast, an oral phosphodiesterase 4 inhibitor, is associated with long-term (52 week) improvement in measures of disease activity in patients with psoriatic arthritis: results from 3 phase III, randomized, controlled trials [EULAR 2014 abstract]

16 Carle, P. et al. Apremilast, an Oral Phosphodiesterase 4 Inhibitor, in Patients With Moderate to Severe Psoriasis: Results of a Phase 3, Randomized, Controlled Trial (ESTEEM 2)

17 PH Schafer et al. Apremilast, a cAMP phosphodiesterase-4 inhibitor, demonstrates anti-inflammatory activity in vitro and in a model of psoriasis. British Journal of Pharmacology (2010), 159, 842–855

18 National Psoriasis Foundation. (2013). Media kit. Retrieved from http://www.psoriasis.org/file/communications---all-documents/MediaKit.pdf.

19 World Health Assembly progress on noncommunicable diseases and traditional medicine Press release. Available online at http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2014/WHA-20140523/en/

20 Gottlieb A, Korman NJ, Gordon KB, et al. Guidelines of care for the management of psoriasis and psoriatic arthritis: Section 2. Psoriatic arthritis: overview and guidelines of care for treatment with an emphasis on the biologics. J Am Acad Dermatol. 2008;58:851 864.

21 World Psoriasis Day Consortium. "Key Communication Messages." Key Communication Messages. Accessed 23 Dec. 2013. http://www.worldpsoriasisday.com/web/page.aspx?refid=110.

22 World Psoriasis Day Consortium. "Facts about Psoriasis." Facts about Psoriasis. Accessed 23 Dec. 2013. http://www.worldpsoriasisday.com/web/page.aspx?refid=130.

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Vice President, Investor Relations
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