MONSANTO CONTRASTA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO CON IL PROGRAMMA DI PRODUZIONE DELLE COLTURE A ZERO EMISSIONI

Intervenire sulle colture per mitigare il cambiamento climatico: è in quest’ottica che l’Azienda s’impegna in favore di unità operative a zero emissioni di anidride carbonica entro il 2021

(Graphic: Business Wire)

ST. LOUIS--()--Poiché l’agricoltura e gli agricoltori di tutto il mondo lavorano per mitigare e adattarsi alle complesse sfide poste dal cambiamento climatico, Monsanto Company annuncia oggi il piano che porterà le sue unità operative a essere a zero emissioni entro il 2021. Si tratta di un programma unico, rivolto alle sue attività di protezione delle sementi e delle colture, svolto anche in collaborazione con gli agricoltori.

“Il cambiamento climatico è uno dei problemi più importanti che affrontiamo in agricoltura, nonché una delle sfide più pressanti per l’umanità”, ha affermato Hugh Grant, presidente e CEO di Monsanto. “Ecco perché abbiamo promesso di fare la nostra parte per quel che riguarda il nostro ambito specifico e aiutare a sostenere gli agricoltori e le altre figure coinvolte. Mentre sono stati fatti progressi per ridurre le emissioni di anidride carbonica in agricoltura, dobbiamo lavorare tutti insieme per fare ancora di più, visto che entro il 2050 ci troveremo a dover nutrire in modo sostenibile 9,6 miliardi di persone. L’agricoltura si trova nella posizione ideale per offrire soluzioni al cambiamento climatico, e speriamo che gli attori della politica riconoscano il ruolo che l’agricoltura, gli agricoltori e le colture possono giocare nel mitigare le emissioni di anidride carbonica”.

Gli sforzi dell’azienda sono focalizzati su diverse aree chiave:

  • Produzione di sementi – Monsanto favorirà la produzione di colture a zero emissioni nelle sue attività per la produzione di sementi facendo leva su prodotti e approcci agronomici diversi, come il miglioramento genetico, le biotecnologie vegetali, la data science, l’agricoltura conservativa e le colture di copertura, con l’obiettivo di eliminarne la parte di impronta di carbonio a essa dovuta. Lavorando con collaboratori esterni esperti nell’uso di data science in modelli estensivi, Monsanto ha dimostrato che l’utilizzo di queste prassi e di tecniche innovative può fare una differenza enorme, consentendo al mais e alla soia di essere coltivati in modo che il terreno assorba e trattenga i gas serra in quantità pari o superiore rispetto alla quantità totale emessa a seguito della loro coltivazione, rafforzando il ruolo unico dell’agricoltura nel mitigare il cambiamento climatico. L’azienda, inoltre, collaborerà con gli agricoltori per promuovere e incrementare l’adozione di questi metodi di produzione di colture a zero emissioni.
  • Protezione delle colture – La protezione delle colture a zero emissioni entro il 2021 è un altro degli obiettivi di Monsanto. In passato, Monsanto aveva annunciato l’obiettivo di ridurre l’intensità delle emissioni di gas serra nelle attività di protezione delle colture e ha continuato a fare costanti progressi per rispettare il proprio impegno. Per compensare quanto resta delle sue attività di protezione delle colture e di altre attività produttive non sementiere, Monsanto è al lavoro per sviluppare un programma di incentivi per i clienti agricoltori che adottano metodi di produzione di colture a zero emissioni, offerti in cambio di parte del loro valore di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Monsanto userà tali riduzioni come compensazione per neutralizzare la propria impronta di carbonio residua.
  • Condivisione dei dati, crescente adozione delle migliori prassi – Monsanto ha sviluppato modelli di colture a zero emissioni con l’aiuto di esperti esterni e condividerà i dati e i risultati dei modelli sviluppati con gli agricoltori, e con altri esperti di modellazione climatica e con altre comunità per favorire l’adozione delle migliori prassi e rafforzare il ruolo che le colture possono avere nella riduzione delle emissioni di carbonio. Ad oggi, questi modelli sono concentrati sulla Corn Belt (o “cintura del mais”) degli Stati Uniti, dove dati accurati sui rendimenti delle colture, le tipologie di terreno, le rotazioni delle colture e le migliori prassi di gestione sono pubblicamente disponibili. I modelli indicano che una produzione di mais e soia a zero emissioni, a rendimento elevato, nei soli Stati Uniti, ha il potenziale di ridurre le emissioni delle produzioni di colture equivalenti a 100 milioni di tonnellate di biossido di carbonio, il che equivale a ridurre il consumo di 233 milioni di barili di petrolio all’anno.

Elemento chiave per ottenere e verificare la produzione di colture a zero emissioni sono i progressi della scienza dei dati in ambito agricolo. Le innovazioni messe a punto da The Climate Corporation, una divisione di Monsanto, e da altri “scienziati di dati” hanno consentito agli agricoltori di avere semine e raccolti in modo più preciso che mai. Ricordiamo, ad esempio, l’uso di immagini satellitari per trattare con precisione zone con problemi di parassiti emergenti o lo sviluppo di algoritmi sofisticati che fotografano le esatte esigenze di concimazione di ogni campo. La costante integrazione di questi dati consente agli agricoltori di prendere decisioni più precise e, laddove utilizzata congiuntamente alle migliori prassi agronomiche, può condurre alla realizzazione di colture a zero emissioni.

“Questo programma è un passo fondamentale nello sforzo globale condotto dell’agricoltura per mitigare il cambiamento climatico”, ha affermato il Dr. Chuck Rice, Professore Emerito alla Kansas State University, e autore del rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC). “Il recente rapporto dell’IPCC ha indicato che l’agricoltura è un percorso significativo per la mitigazione dei gas serra. Analogamente ad altri programmi ufficiali di credito di compensazione delle emissioni di carbonio e di energie rinnovabili, le organizzazioni hanno iniziato a investire in compensazioni verificate che traggono origine dalle attività agricole. L’agricoltura può essere una forza positiva per contrastare il cambiamento climatico ed è importante vedere che Monsanto si muova in questa direzione”.

L’interesse degli agricoltori nell'adozione di queste prassi richiederà una dimostrazione continua delle migliori pratiche e dei benefici correlati al programma di coltivazioni a zero emissioni. “Il mio obiettivo è la sostenibilità a lungo termine: coltivare in maniera più sostenibile ed ecocompatibile possibile”, ha detto Tim Smith, un agricoltore dell’Iowa di Eagle Grove. “L’uso di tutte queste migliori pratiche ha dimostrato non solo di essere positivo per l’ambiente, ma ha anche aumentato al massimo la mia produttività. Negli ultimi anni le precipitazioni sono state più intense in termini di quantità e frequenza, e dunque oggi è ancora più importante operare con pratiche che aiuteranno a proteggere le pesanti perdite di suolo dovute all’erosione. Come agricoltore e responsabile della terra che coltivo, è incoraggiante sapere che l’implementazione di queste prassi nella mia azienda agricola può rappresentare un contributo importante per contrastare il cambiamento climatico”.

Per ulteriori risorse e informazioni sulle collaborazioni di Monsanto e sui suoi sforzi in risposta al cambiamento climatico, visitare monsanto.info/climatech15, monsanto.info/cccoll15 e leggere From the Inside Out, il rapporto 2014 sulla sostenibilità di Monsanto.

Chi è Monsanto Company

Monsanto è impegnata nella realizzazione di un’ampia gamma di soluzioni per aiutare a nutrire un mondo in continua crescita. Produciamo sementi per frutta, ortaggi e colture chiave – come mais, soia e cotone – che aiutano gli agricoltori a ottenere raccolti migliori, attraverso un utilizzo più efficiente di acqua e altre importanti risorse. Lavoriamo per trovare soluzioni sostenibili per la salute del terreno, per aiutare gli agricoltori a utilizzare i dati per migliorare le tecniche agricole e preservare le risorse naturali e per fornire prodotti per la protezione delle colture, riducendo al minimo i danni dovuti a parassiti e malattie. Tramite programmi e collaborazioni, cooperiamo con agricoltori, ricercatori, organizzazioni no profit, università e altri organismi per aiutare a gestire alcune delle sfide più importanti per la Terra. Per ulteriori informazioni su Monsanto, sui nostri impegni e gli oltre 20.000 collaboratori qualificati, si prega di visitare il sito internet: discover.monsanto.com e monsanto.com. Seguiteci su Twitter® all'indirizzo twitter.com/MonsantoCo, sul blog aziendale, Beyond the Rows® su monsantoblog.com o iscrivetevi al nostro News Release RSS Feed.

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Monsanto Company
Brandon Mitchener, +32-2-776-7656

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